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Immagine del redattoreProposta Civica Orvieto

APPUNTI DAL CONSIGLIO COMUNALE DAL 30/09/2024 di Roberta Palazzetti, Capogruppo Proposta Civica

Vendita della Cassa di Risparmio.  Durante il Question Time ho sollevato il tema e chiesto alla Sindaca come intendesse muoversi.  La risposta mi ha lasciato perplessa. Magari apprezzerà alcuni consigli.


C’ è molto  in gioco per il nostro territorio nell’ operazione di vendita di CRO: il valore economico e le capacità di erogazione della Fondazione, la qualità occupazionale, posti di lavoro e sportelli, politica del credito nel territorio così come già pubblicato in un mio articolo. Ho chiesto alla Sindaca Tardani come intende muoversi e cosa sta facendo.


La risposta mi ha lasciato perplessa.  La Sindaca ha espresso il suo intento di difendere le sorti e il ruolo della CRO come è stato fatto in passato: tanto basta a sollevare una facile ironia in chi conosce cosa è stato fatto in passato alla nostra banca. Ha parlato di un’azione che come in passato, mira ad evitare fusioni della nostra banca.  Ci ha informato di non avere ancora ricevuto i Sindacati, come da loro richiesto, ma di volerlo fare insieme alla Presidente Tesei. Ha aggiunto che si incontrerà con la Fondazione per concordare una strategia d’azione comune.


Alcuni commenti e suggerimenti da parte mia.

  • Evitare la fusione è impegno nobile, ma temo inutile e potenzialmente anche dannoso. Quello su cui Le consiglierei di lavorare è avere contrattualmente garanzie sul piano di sviluppo previsto per la CRO in caso di vendita. Questa è la sola vera azione di protezione per il futuro del lavoro e del ruolo creditizio della Banca.

  • Il tempo è un fattore cruciale. Imbarazzante sentire che non c’è stato ancora un incontro con i Sindacati e che si intende definire una strategia concordata con la Fondazione. Troppo poco e troppo tardi per esercitare pressione.

  • La Fondazione deve dichiarare subito la sua intenzione di mantenere le sue quote in CRO o di cederle. E se le cede, deve richiedere a gran voce un premio di minoranza in maniera da recuperare il valore iscritto a bilancio ed avere un extra per le perdite di dividendi non distribuite e di valore perso nel tempo.


La chiarezza di intenti è necessaria ed urgente per poi tempestivamente sollevare nelle sedi politiche nazionali e regionali (entrambe di centro destra) le giuste richieste. 




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